IMENOTTERI

Come riconoscerli, difendersi e difenderli.

Api, vespe e calabroni. Cosa sono? Come distinguerli?

api alveareGli imenotteri aculeati sono la famiglia d'insetti di cui Api, Vespe e Calabroni fanno parte. Ovviamente questa famiglia comprende molte altre tipologie d'insetti ma sono queste tre, in particolare, che possono "minacciare" la tranquillità domestica e che spesso possono richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco per la loro rimozione.

Classificazione e riconoscimento

Saper distinguere con quali di questi insetti si ha a che fare è importantissimo per molti aspetti.

Ovviamente la forma è la prima cosa di cui ci si accorge:

LA DURATA DELLA COLONIA
  • API: Formano colonie permamenti costituite generalmente da migliaia di unità (40.000 - 100.000), con un ape regina, in grado di vivere più anni, che durante la stagione favorevole riesce a deporre centinaia di uova ogni giorno. I fuchi (i maschi), presenti principalmente in privamera, che hanno il compito di fecondare la regina. Infine ci sono le operaie (femmine sterili) che svolgono il compito maggiore, accudire le larve, pulire il nido, andare alla ricerca del bottino e difendere la colonia da aggressioni esterne.
  • VESPE e CALABRONI: Formano colonie stagionali dove tutti i componenti (maschi, operaie e la regina stessa) si estinguono naturalmente in autunno con l'arrivo dei primi freddi. Può capitare che sopravvivano alcune femmine fecondate, che riescono a svernare in anfratti come sottotetti, cassonetti delle tapparelle, crepe dei muri e via discorrendo, dando inizio ad una nuova colonia con l'arrivo della primavera.
ALIMENTAZIONE
  • API: Si nutrono principalmente di nettare e polline. Solo occasionalmente sono attratte da liquidi zuccherini.
  • VESPE e CALABRONI: Alimenti dolci di svariata natura (succhi di frutta, conserve ecc..), e sostante proteiche (carne, pesce e materiale organico) rappresentano il loro nutrimento principale.
DISAGIO e POSSIBILITA' D'INTERVENTO
  • API: Fatta eccezione per gli incontri occasionali, possono creare situazioni di allarme durante la sciamatura, che avviene nel periodo primaverile.
  • VESPE e CALABRONI: I loro massimi livelli di infestazione si hanno verso la fine dell'estate (agosto-settembre) aumentando, di conseguenza, il rischio di incontrarle.

PREVENZIONE

La presenza occasionale di api, vespe o imenotteri in genere non costituisce un rischio per le persone in quanto questi insetti non attaccano se non per legittima difesa. Basterà infatti, in caso di un incontro ravvicinato, reprimere i gesti istintivi ed attendere, senza disturbarli, che si allontanino naturalmente.

Installare delle zanzariere sarà sufficiente ad evitare un loro ingresso in casa, così come basterà provvedere ad un accutara gestione dei rifiuti e più in generale degli alimenti che possono attrarli.

Per evitare spiacevoli sorprese sarà opportuno:

  • Controllare periodicamente, già a partire dal mese di Marzo, quelle parti degli stabili che per la loro posizione tranquilla e riparata possano permettere la loro nidificazione (ad esempio: solai, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, cassette contatori ecc..)
  • Sigillare crepe o fessure presenti in pareti esterne o comunicanti con anfratti non ispezionabili (innesti di tubazioni, canalizzazioni ecc..)
  • Utilizzare prodotti repellenti per gli spazi non raggiungibili che possono diventare siti di nidificazione.

COME INTERVENIRE

Questa fase può essere delicata e pericolosa, nonchè differente da imenottero a imenottero, pertanto si consiglia estrema prudenza ed un attenta valutazione del rischio, sia il proprio che delle persone a voi vicine.

  • API: L'asportazione di uno sciame è un operazione complessa e pericolosa. Se siete sicuri che si tratti di api l'unica operazione che dovrete svolgere sarà quella di contattare un Apicoltore, che potrà operare in sicurezza senza mettere a repentaglio la vostra salute e quella delle api stesse.
  • VESPE e CALABRONI: L'asportazione completa del favo è l'unico modo per risolvere il problema. Così facendo oltre a tutte le larve, verrà rimossa anche la regina insieme a buona parte delle operaie. Si consiglia l'asportazione in tarda serata, quando l'attività degli insetti è limitata, così come la loro irritabilità. Utilizzare insetticidi a bassa tossicità per le persone. Le operaie lontane dalla colonia potrebbero continuare a girare nei pressi del favo anche dopo giorni dalla sua rimozione. Queste andranno incontro ad una naturale estinzione nel giro di pochi giorni.

Ricordiamo che destreggiarsi nella rimozione di un favo di vespe o calabroni è molto pericoloso per la propria salute, pertanto, se non provvisti di adeguate protezioni e di strumenti idonei al compito si consiglia l'intervento di personale esperto.

QUANDO POSSONO INTERVENIRE I VIGILI DEL FUOCO?

I Vigili del Fuoco garantiscono gli interventi di soccorso in ambito pubblico e privato nelle situazioni definite dal Ministero dell'Interno:

  • Impossibilità di isolare i locali all'interno dei quali insistono sciami di insetti;
  • Impossibilità di allontanamento, sia pur temporaneo, delle persone vulnerabili;
  • Situazione di crisi per gruppi sociali;
  • Richiesta, da parte dei servizi localmente preposti alla disinfestazione, nei casi in cui siano necessari strumenti e mezzi in dotazione al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Per il recupero di sciami, al seguente link potrete consultare un elenco degli apicoltori addetti a tale compito